Una Lapide per il Cedro
Tiziana Ruffo
S. MARIA DEL CEDRO - Rav Moshe Lazar ha partecipato all'affissione di una lapide nella capitale del cedro.
E’ stata un’occasione di riflessione sull’incontro delle grandi religioni monoteistiche la manifestazione che si è tenuta di recente a Santa Maria del Cedro, in piazza Casale, su iniziativa dell’Accademia internazionale del Cedro, presieduta da Franco Galiano, che ha voluto sottolineare così un evento culturale e religioso di alto livello. Si tratta della scopertura, di una lapide marmorea dedicata alle comunità ebraiche e calabresi, unite nella celebrazione della cultura e coltura del sacro agrume, il Cedro.
La realizzazione del cippo marmoreo è stata resa possibile grazie anche al contributo dell’amministrazione comunale. Un evento culturale e religioso di primissimo piano a giudicare dalla presenza rappresentanti delle Istituzioni locali, della cultura e del mondo ebraico: Mosè Lazar, rabbino nella scuola ebraica “Merkos” di Milano; Offer Bar Sadet, rappresentante culturale dell’ambasciata d’Israele presso la Santa Sede; il presidente dell’associazione italo-israeliana, Antonio Porcaro; il parroco della cittadina, Don Gaetano De Fino; il prefetto di Cosenza Antonio Reppucci, il presidente della Camera di commercio di Cosenza , Giuseppe Gaglioti; l’assessore provinciale alla cultura, Maria Francesca Corigliano, il consigliere regionale Giulio Serra , il prof. Francesco Menichini dell’Universita’ della Calabria, il sindaco di Santa Maria del Cedro, Giuseppe Aulicino.
La manifestazione si è distinta per l’importante portata culturale, per il forte impatto dei contenuti . “Una lapide – ha sottolineato Galiano- che ricordi quando i contadini si aggregavano in crocchi per discutere dell’andamento della coltivazione, del prezzo del sacro agrume ed altresì la violenta rivolta avvenuta negli anni ’60 da parte dei cedricoltori, nella stessa piazza, vessati da mercanti senza scrupoli che ne sfruttavano il faticoso lavoro”.
Un pubblico attento ha assistito alla cerimonia ascoltando attento ed emozionato alle poesie di Galiano dedicate al cedro e alla Calabria, inframmezzate da aree legate all’ atmosfera e alla cultura del sud, eseguite dalla “Raimondrums Orchestral” del maestro Carmine Raimondi e da brani ispirati alla storia e a motivi struggenti del sentimento ebraico intonati dal coro Harmonia, diretto da Maria Caria ed eseguiti al piano dal compositore Salvatore Sangiovanni.
Pubblicato domenica 31 ottobre 2010 alle 21:32:34
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