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Chabad porta Jon Voight a sollevare il morale dei feriti

Menachem Lazar

BEER SHEVA, ISRAELE - E’ bastato un solo istante perché la Terra Santa fosse di nuovo scossa dal terrore: giovedì 18 agosto gli abitanti del sud di Israele si sono ritrovati di nuovo sotto tiro, a causa di proditorii attacchi terroristici - ad autobus che si stavano dirgendo a Eilat - che hanno mietuto diverse vittime e molti feriti.

Nella sera del 20 agosto, poi,  un'ampia regione nel sud di Israele é stata attaccata dai razzi palestinesi sparati da Gaza.

La città di Beer Sheva (200 mila abitanti) è stata colpita da sette razzi Grad. Un condominio è stato colpito, uccidendo un uomo e ferendo tre persone in modo grave. Altri attacchi contro la vicina Ofakim, e verso Ashqelon. 

Anche nelle aree subito adiacenti a Gaza il villaggio israeliano di Nahal Oz é stato sottoposto ad un duro attacco di mortai militari palestinesi.

L'attacco e' stato rivendicato da Gaza dalle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas. Ora c’è paura a uscire di casa e, nel caso suonasse l’allarme, i secondi per trovare un rifugio sono veramente molto pochi.

La situazione continua ad essere critica: lo stesso Rebbe di Lubavitch ripeté molte volte che l’accordo di Camp David avrebbe avuto effetti pericolosi per la sicurezza d’Israele: a distanza di molti anni, oggi è possibile capire il perché.

Gli emissari del movimento Chabad di Beer Sheva, di Eilat e di altre città sono in prima linea per aiutare sia spiritualmente che materialmente i familiari delle vittime.

L’organizzazione Chabad Terror Victim Project sta coordinando le visite a tutti i feriti, facendo una valutazione sulle modalità attraverso le quali continuare ad aiutare le famiglie, anche a lungo periodo.

Gli aiuti che vengono forniti sono di vario genere. Per esempio, alla famiglia di un soldato ferito a Eilat (sua città di residenza) e ricoverato all’ospedale di Beer Sheva, mentre la famiglia si trovava a colloquio con il rabbino Menachem Kutner, un comandante si è presentato e ha offerto la sua disponibilità per qualsiasi cosa di cui avessero bisogno.

Non avendo una vettura per raggiungere il figlio a Beer Sheva, i genitori avrebbero chiesto al comandante aiuto in questo senso.

Purtroppo, però, la legge garantisce solo i biglietti  gratuiti dell’autobus, per cui rav Kutner ha offerto alla famiglia l’affitto di un mezzo per tutto il periodo necessario affinché la famiglia potesse assistere il figlio. La madre, con le lacrime agli occhi, ha ringraziato.

Dal punto di vista spirituale, gli emissari Chabad stanno incrementando le postazioni in cui uomini ebrei possono indossare i Tefillìn e hanno iniziato una campagna per il controllo delle Mezuzot.

La vigilia di Shabbàt, in ospedale,  tutti i feriti e le loro famiglie hanno ricevuto una visita e si sono visti portare il vino per il Kiddush e le Challot.

L’attore holliwodiano John Voight (padre di Angelina Jolie) ha visitato i feriti nell’ospedale di Beer Sheva come ospite del movimento Chabad in Israele,  accompagnato da Rav Menachem Kutner del CTVP e da Rav Zalmen Gorelik Shliach di Beer Sheva.

Ha poi continuato la visita recandosi nella scuola colpita da un missile, dove ha incontrato esponenti dell’esercito.

Per finire,  ha tenuto una conferenza stampa davanti al municipio, nella quale ha ribadito l’importanza di non regalare terrirori all’nemico poiché questo  metterebbe a repentaglio la sicurezza d’Israele.

Il suo discorso si è concluso con la  promessa di continuare a spiegare agli americani la situazione in Israele.

Le seguenti famiglie hanno chiesto a Chabad di diffondere i nomi dei loro cari e di pregare per loro:

Matan Ben Ilata

Guy Ben Rinat

Chagai Ben Rachel

Ronit Ben Sachar

Sagi Ben Channa

Gal Ben Hadassah

Shmuel Zeev Ben Esther

Yitzhak Meir Ben Malka

Pubblicato domenica 21 agosto 2011 alle 12:55:52







Ispezionando i danni dei missili

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