Notizie
Centri | Contattaci | ב"ה
English
NotizieEventiParashàFesteVitaConcettiOpinioni
Primo PianoIn BreveEsteriNei MediaMazal TovCondoglianze
Home > Notizie > Esteri > Chabad in prima linea per un aiuto concreto alle vittime di Sandy
• Ultime/i Notizie in "Esteri"
• Due Chassidim insigniti di importanti onorificenze cavalleresche britanniche
• Studenti italiani festeggiano negli Stati Uniti
• Batman mette i Tefillin per la prima volta!
• Con Chabad l'ebraismo torna a vivere a Ulm in Germania
• Chabad in aiuto di un bar mitzvah di 99 anni
• Grande dolore per le vittime dell'attacco terroristico di Kiryat Malachi
• 4.000 emissari di Chabad riuniti al 29esimo Kinus
• A Mosca inaugurato il più grande museo ebraico
• Vietnam: Inaugurato il primo Mikvè. Una conquista spirituale in una terra difficile
• Chabad in prima linea per un aiuto concreto alle vittime di Sandy
• Commenti
Chabad in prima linea per un aiuto concreto alle vittime di Sandy

Molti centri Chabad sulla costa orientale degli Stati Uniti sono stati colpiti gravemente ma si sono attivati tempestivamente per garantire ogni possibile aiuto alle vittime dell'uragano Sandy: dalla distribuzione di cibo, candele, fino al diventare centro di accoglienza per coloro che sono rimasti senza energia elettrica e viveri.

A New York, in Midtown Manhattan, con un minor carico di turisti e i negozi chiusi, si è assistito a una estesa interruzione di corrente elettrica che ha toccato gli isolati sotto la linea della 40th Street e altre zone a sud. Il centro Chabad sulla 5th Avenue, grazie a D-o, non è stato toccato dalla mancanza di energia elettrica e si è così trasformato in un rifugio per i residenti, i turisti, lavoratori e imprenditori, offrendo, oltre a un tetto, anche una calda accoglienza e cibo.

Rav Eli e Beila Goodman di Long Beach (nel video), con i loro quattro figli hanno perso completamente la casa, devastata da "Sandy"  e sono ora ospiti in casa di un'amica. Avendo perso tutto ciò che possedevano, la sorella di Beila, Chani Weinfeld, ha avviato un’iniziativa per cercare di dare un sostegno economico alla sorella.

Anche il centro di Torà di Belle Harbor guidato da rav Levi Osdoba è anche stato indondato, lo si può aiutare tramite il loro sito.

Il centro Chabad-FREE per la popolazione russa e la scuola Mazel a Brighton Beach hanno sostenuto grossi danni come si può vedere nelle foto. La scuola, attiva da oltre dieci anni è stata allagata, tutto è andato perso. Le foto dei Sefarim messi ad asciugare stanno facendo il giro del mondo; si può aiutarli tramite il loro sito DonateMazel.com.

Sempre a Brighton Beach, il centro Chabad Neshama che ospita una sinagoga e una scuola è stato allagato con 4 metri d'acqua, si può vedere il segno dell'altezza raggiunta nelle foto, si può contribuire tramite il loro sito.

Nonostante il black out che ha colpito quasi tutto il New Jersey, martedì mattina il centro Chabad sito in Orange County ha garantito un minyan e i Shluchim Rabbi Mendy e Altie Kasowitz, la cui abitazione non ha subito miracolosamente la privazione di energia, hanno aperto le porte a chiunque avesse bisogno di caricare i telefoni o i dispositivi elettrici, rendendo disponibile oltre a un cambio di biancheria d'emergenza e una doccia calda, anche l'utilizzo condiviso dei congelatori per salvare i prodotti alimentari deperibili.

Chabad di Atlantic City, diretto da Rav Avrohom e Mashie Rappoport, ha stabilito un punto di accoglienza presso il centro Chabad di Mullica Hills, gestito da Rav Avi Richler, attivando un vero e proprio call center, e inoltre sta anche offrendo un supporto materiale concreto. Con l'aiuto di un gruppo di volontari sta passando al setaccio tutta la città offrendo cibo, candele, acqua a chi ne è rimasto sprovvisto, nonché controllando le abitazioni di chi è stato evacuato. A tal fine è stata aperta una pagina web dove poter mettere a sistema e incrociare le richieste di aiuto con le offerte dei vari volontari, stabilendo anche un concreto aiuto finanziario, si può aiutare cliccando qui.

Anche il centro Chabad di Toms River diretto da Rav Moshe Gurarie non solo ha gestito diverse emergenze, tra le quali l'evacuazione e il controllo delle persone in condizioni di reale pericolo, ma ha aperto i battenti del centro stesso per garantire un accogliente e caldo rifugio.

Nello stato del Connecticut i Shluchim Moshe e Leah Shemtov di Stamford, anche loro graziati da D-o nel poter disporre dell'energia elettrica, hanno tempestivamente offerto riparo e cibo caldo ai bisognosi, garantendo un supporto logistico ma anche umano molto importante.

Per dare un aiuto a tutti è possibile contribuire mediante un fondo istituito appositamente per distribuire le risorse finanziarie a tutti i shluchim colpiti andando al sito del Fondo per i Shluchim oppure a un fondo creato dalla sede centrale di Chabad a NY al sito JewishHurricaneRelief.com.

Le diverse azioni degli Shluchim stanno dimostrando, come ha osservato Rabbi Yisrael Deren del centro Chabad Connecticut che "E' come se Hashem ci stesse mostrando che abbiamo la capacità di continuare la nostra Shlichus del Rebbe, non importa quali siano le circostanze". Ancora una volta i centri Chabad sono diventati una luce per dissipare l'oscurità.

Pubblicato mercoledì 31 ottobre 2012 alle 16:57:50









































Precedente  
© Copyright 1998 - 2024 Chabad.it | Ebraismo, Ebrei e Torà |