Notizie
Centri | Contattaci | ב"ה
English
NotizieEventiParashàFesteVitaConcettiOpinioni
Primo PianoIn BreveEsteriNei MediaMazal TovCondoglianze
Home > Notizie > Primo Piano > Viaggio in Israele: Il diritto di ogni giovane
• Ultime/i Notizie in "Primo Piano"
• Un Luna Park per i giovani di Roma
• Purim: L'atmosfera di New York arriva a Milano
• Piazza Barberini festeggia Chanukkà
• Il Ghetto Novo di Venezia ospita la Chanukkià gigante
• Illuminato Corso Vittorio Emanuele II a Milano
• Inaugurata la moderna Chanukià di Piazza Bologna
• 19 Kislev: La festa della liberazione festeggiata in Italia
• Da Roma a Zitomir con amore
• La scuola internazionale si trasferisce in un nuovo Campus
• Il Gan Rivka di Monteverde si ingrandisce e cambia sede
• Commenti
Viaggio in Israele: Il diritto di ogni giovane

Lorenza Cordovani

ISRAELE - Non sono state solo vacanze quelle dei giovani che, quest’estate, insieme al rav Levi Hazan dell’ OGL, Organizzazione Giovanile Lubavitch di Milano, si sono recati in visita in Israele. Il soggiorno, durato dieci giorni, infatti, ha offerto a tutti i partecipanti un’occasione di crescita spirituale e culturale.

Grazie all’esperienza di rav Levi Hazan, i ragazzi sono stati guidati in un viaggio alla scoperta delle proprie radici storiche, culturali ma anche religiose, in un paese che ha visto la nascita del popolo di Israele, degli antichi padri che si sono incamminati con fede verso la Terra Promessa, meta del proprio cammino terreno e  spirituale.

Questo viaggio,  completamente gratuito, organizzato periodicamente da Birthright Israel grazie questa volta alla sponsorizzazione del Keren Hayesod, resa possibile dall'intervento del presidente nazionale Samy Blanga e di Yochi Arbib, è stato un vero e proprio viaggio nel tempo. La cena trascorsa nel deserto con i beduini, secondo le loro tradizioni di vita, è stato un modo per rivivere l’esperienza dei nostri avi, che si spostavano fra un’oasi all’altra con le loro tende e i loro animali.

E poi il mercato di Gerusalemme, il tunnel di Ezechia, il Mar Morto, una tappa nel kibbutz che, invece,  rappresenta il presente di Israele, la conquista del proprio territorio, dovuta al lavoro e alla volontà guidata dalla forza della ragione e dello spirito del popolo israeliano. Ma se tutto fosse finito qui sarebbe stato solo un bel viaggio, una bella visita culturale che non avrebbe certamente raggiunto l’obiettivo che si propone Birthright Israel con la promozione e l’organizzazione di questi viaggi.

Quello che ha dato veramente senso alle giornate trascorse è stato l’appuntamento quotidiano durante il quale venivano scambiate emozioni, idee, sensazioni tra tutti i partecipanti, momenti di condivisione spirituale ed emozionale che hanno reso questo viaggio veramente unico.  

Questi incontri, seguiti con attenzione da rav Levi Hazan, hanno dato a tutti i partecipanti la sensazione di unione e di compartecipazione a una meta assai più elevata e più importante di quella prevista dal programma.

Come i nostri padri, questi giovani del nostro tempo si sono incamminati per una strada che li ha portati sì a conoscere città e tradizioni ma, soprattutto, a intraprendere un cammino fortemente simbolico, che li ha spinti alla conoscenza di se stessi e alla riscoperta della loro fede.

Culmine del viaggio è stata la celebrazione dello Shabbàt. Il venerdì che lo ha preceduto, i partecipanti si sono riuniti al Kotel. Dopo l’accensione delle candele da parte delle ragazze, i giovani si sono raccolti in preghiera. Poi il Kiddush, la cena, la Birkat Hamazon e un susseguirsi di emozioni che hanno costituito un legame e una unione speciali fra tutti i partecipanti.

"Vedere tutti questi giovani riuniti, chi in preghiera chi intento a esprimere la propria gioia con balli e canti, ma tutti proprio tutti con l’intento di elevare il proprio spirito nel più alto dei cieli, è stata una cosa davvero emozionante", ha detto al termine di questo viaggio Daniele Di Castro, uno dei partecipanti, “e ha reso ogni gesto che, comunque, compiamo per ogni Shabbàt, un momento intenso, unico e, soprattutto, indimenticabile, proprio per la condivisione di questa giornata con giovani che, come me, hanno preso parte a questa iniziativa. Ognuno di noi è partito con diverse aspettative, con diverse esigenze ma, alla fine, tutti siamo tornati con una tensione nuova nel cuore, che ci ha accompagnerà per tutto il cammino della nostra vita, grazie alla riscoperta di valori culturali e spirituali che sembravano sopiti”.

Pubblicato martedì 16 agosto 2011 alle 18:09:27










Precedente  
© Copyright 1998 - 2024 Chabad.it | Ebraismo, Ebrei e Torà |