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logo chabad text black 19/11/2025
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comunita

Diamo un’occhiata al 42° Congresso Internazionale degli Emissari Chabad-Lubavitch (New York, novembre 2025)

Anche quest’anno, come tradizione della rete globale degli emissari della Chabad-Lubavitch, si è svolto a New York il Congresso Internazionale dei rabbini-emissari (Kinus HaShluchim).
L’edizione 2025 si è distinta non soltanto per l’ampia partecipazione, ma per alcuni temi e accenti che mostrano una missione in evoluzione, in dialogo con le sfide contemporanee.


Numeri e cornice tradizionale

Il Kinus ha richiamato circa 6.500 emissari da oltre 100 Paesi.
Tra i momenti fondamentali:

  • La grande foto di gruppo davanti alla sede centrale di Brooklyn, simbolo di unità globale.
  • La visita al Ohel (Queens, NY), luogo di sepoltura del Rebbe, che resta il cuore spirituale dell’evento.
  • Sessioni di studio, workshop, farbrenguen e il tradizionale banchetto, elementi classicamente presenti ma interpretati con sensibilità nuova.

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Le novità emerse nell’edizione 2025

1. Missione che abbraccia tecnologia, resilienza e salute mentale

Workshop e sessioni hanno sottolineato che il ruolo degli emissari oggi include anche la risposta alle fragilità psicologiche e sociali del mondo contemporaneo: salute mentale, trauma, nuove tecnologie, gestione delle crisi comunitarie.
La figura dello shaliach si presenta così come guida spirituale, ma anche come punto di riferimento per il benessere dell’intera comunità.

2. Un senso di urgenza e di momento storico

L’edizione 2025 è avvenuta in un’epoca percepita come delicata per il popolo ebraico.
Molti interventi hanno sottolineato come le sfide globali — sociali, culturali, di sicurezza, di identità — rendano la missione degli emissari particolarmente attuale.
Il tema ufficiale dell’evento riassume bene questo spirito: «il shliach come legame vitale che unisce il Rebbe con il Klal Yisrael».

3. Un simbolismo globale con implicazioni locali (anche per l’Italia)

La foto che ritrae migliaia di rabbini da oltre 100 Paesi non è solo un’immagine suggestiva: è un messaggio.
Mostra la vitalità del movimento Chabad in tutto il mondo e richiama ogni comunità — incluse quelle italiane — a sentirsi parte di una realtà globale, forte e unita.


Collegamento all’Italia

Per la realtà italiana di Chabad, i contenuti emersi quest’anno offrono riflessioni e stimoli concreti:

  • Tecnologia e resilienza: nuove idee per produrre strumenti educativi e di sostegno attraverso piattaforme digitali, webinar, iniziative mirate alla crescita personale e al benessere emotivo.
  • Formazione continua: l’accento sulla preparazione professionale e spirituale degli emissari può diventare spunto per ampliare corsi, workshop e programmi dedicati ai bisogni delle comunità italiane.
  • Partecipazione alla rete globale: sentire di appartenere a una famiglia mondiale rafforza lo spirito di iniziativa a livello locale, invitando a sviluppare progetti nuovi e ad avere una presenza più attiva nel tessuto ebraico nazionale.

L’edizione 2025 del Kinus HaShluchim non è stata solo un raduno, ma un momento di rinnovamento e chiarificazione della missione degli emissari.
Il movimento Chabad-Lubavitch ritorna nei propri centri sparsi nel mondo — e anche in Italia — con una consapevolezza rafforzata: la missione continua, si aggiorna, si espande e rimane profondamente radicata nella visione del Rebbe.

Con questa energia rinnovata, anche le comunità italiane si preparano a tradurre le intuizioni del Kinus in progetti concreti, in nuove iniziative educative e sociali e in una presenza sempre più viva nella vita ebraica del Paese.

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